Talidomide nell’oncologia veterinaria
La talidomide deve fare i conti con una brutta nomea. A questo medicinale è infatti legata una delle pagine più tristi della storia della farmacologia. Come i lettori più avanti con gli anni ricorderanno, infatti, la talidomide si rivelò un farmaco teratogeno, ovvero causante malformazioni per l’uomo. La storia è nota: distribuito tra gli anni Cinquanta e Sessanta, il farmaco venne somministrato alle donne in gravidanza contro le nausee mattutine, provocando la nascita di oltre 10 mila bambini affetti da focomelia, una malattia congenita molto rara caratterizzata da gravi malformazioni, anomalie cardiache e problemi cerebrali. Il tutto senza considerare gli aborti indotti dal medicinale. Quel doloroso capitolo segnò la storia della medicina, rivoluzionando lo sviluppo clinico e prevedendo una lunga serie di test e controlli per verificare l’eventuale teratogenicità prima dell’approvazione di un farmaco.
La talidomide come oncologico veterinario
Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia se è vero che ulteriori studi hanno contribuito ad attribuire alla talidomide una seconda vita, in particolare come farmaco ad uso veterinario in qualità di medicinale oncologico. Sono molteplici le sue proprietà farmacologiche: da anti-neoplastico è molto utilizzato nel trattamento del cancro del rene, delle ovaie e del melanoma metastatico. La talidomide presenta anche un blando effetto ipnotico, ansiolitico e anti-emetico. Un altro settore dove si sta riscontrando una certa utilità nell’uso della talidomide è quello dei carcinomi veterinari. Il medicinale trova anche un largo utilizzo per la chemioterapia metronomica e nel trattamento dei mielomi nel cane e nel gatto.
Talidomide: il preparato
Pure la nostra farmacia si occupa di allestire un farmaco galenico a base di talidomide. Nel nostro laboratorio partiamo da una materia prima purissima per poi adattare il farmaco alle indicazioni del veterinario (dosaggio, eccipienti eventualmente da escludere in presenza di allergie o intolleranze, ecc.). Ricordiamo che può essere acquistato solo come approvvigionamento scorta direttamente dal veterinario che, poi, lo somministra nel proprio ambulatorio, proprio per evitare che venga maneggiato da persone.