Smettere di fumare è possibile grazie alla citisina
Ogni 31 maggio l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) promuove la “Giornata mondiale senza tabacco”. La lotta al fumo è un tema sempre più attuale, visto che le recenti rilevazioni hanno svelato che negli ultimi anni fumatori e fumatrici sono in aumento di diversi punti percentuali: al 2022, infatti, quasi un italiano su quattro (e dunque ben il 24,2% della popolazione) fa uso di sigarette.
Il fumo uccide: ecco come e perché smettere
Fumare non solo mette a rischio la nostra salute ma anche quella del pianeta. Oltre a provocare numerose patologie, soprattutto con il passare degli anni, e uccidere complessivamente circa otto milioni di persone ogni anno, il fumo di tabacco contribuisce ad alzare il livello di inquinamento atmosferico, visto che contiene tre tipi di gas serra. Ma non finisce qui: la coltivazione e la produzione del tabacco portano spesso a processi dannosi per l’acqua, per il suolo e per le spiagge a causa delle sostanze chimiche utilizzate, ma anche e specialmente per i rifiuti generati, come i tanti mozziconi di sigarette abbandonati e dispersi in strada strada o sulle spiagge.
Smettere di fumare, dunque, è una necessità. Ma è inutile girarci intorno: la nicotina crea dipendenza e rinunciare di punto in bianco alle ‘bionde’ non è affatto operazione semplice. In soccorso arrivano alcuni alleati in grado di fornire un contributo importante per provare a chiudere definitivamente col fumo. In tal senso, consigliamo un preparato galenico a base di citisina, una particolare molecola che può rivelarsi fondamentale per dire addio una volta per tutte alle sigarette, ma in maniera sana e graduale.
La citisina, il farmaco che aiuta a dire “basta”
La citisina è un alcaloide presente in diversi generi vegetali, dal Laburnum al Cytisus della famiglia delle Fabaceae, diffuso nelle aree meridionali dell’Europa centrale e in Italia. Il farmaco ha un’azione simile a quella della nicotina, con la differenza che va a contrastare i recettori sensibili alla nicotina, minimizzando gli effetti indotti dalla sospensione del fumo (spossatezza, stanchezza e irritabilità o scarsa concentrazione) e andando dunque a lavorare sui disagi causati dall’astinenza dal tabacco.
Ma perché smettere di fumare? I benefici per la salute sono presto spiegati: dopo 48 ore migliorano già i sensi dell’olfatto e del gusto e dopo 72 ore i bronchi si rilassano. Chiaramente è questo il momento in cui la sensazione di astinenza dal fumo si fa maggiormente sentire: qui entra in gioco la citisina, che imita gli effetti della nicotina su pressione e zuccheri ematici, aiutando il percorso di disassuefazione. E seguiranno miglioramenti a circolazione e respirazione e, nel caso in cui si riesca a resistere fino a uno, cinque o dieci anni, i rischi di infarti, tumori e ictus si ridurranno ai livelli di un non fumatore.
I possibili effetti collaterali
Lo schema classico di assunzione della citisina è via capsule. Gli effetti collaterali difficilmente compaiono in una persona che non ha patologie, mentre il farmaco è preferibilmente da evitare in caso di angina instabile, ictus, aritmie significative e altri problemi cardiaci. Non solo: la citisina va assunta con estrema cautela anche in gravidanza ed allattamento. Lo stesso vale per i minori di 18 anni e gli anziani sopra i 65 anni.