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Rosa canina: un potente concentrato di vitamina C

Rosa canina

Rosa canina: un potente concentrato di vitamina C

Tutti conosciamo la vitamina C e la sua importanza: rafforza le difese immunitarie, favorisce l’assorbimento del ferro, concorre alla formazione del collagene (e dunque alla riparazione di tessuti, tendini, vasi sanguigni ecc.), per non parlare dell’azione antiossidante che previene la formazione di radicali liberi e della capacità di favorire il metabolismo del colesterolo prevenendo le malattie cardiovascolari. Queste sono soltanto alcune delle proprietà che rendono la vitamina C così popolare: ma quanti sono a conoscenza del fatto che la rosa canina ne è un potente concentrato?

Rosa canina e vitamina C

 

La prima cosa che ci viene in mente quando parliamo di vitamina C? Sicuramente l’arancia. Eppure in tanti resteranno stupiti nello scoprire che solo 100 grammi di rosa canina contengono indicativamente la stessa quantità di vitamina C di 1 kg di arance. Non sapete cos’è la rosa canina? Con questo nome si è soliti indicare un arbusto appartenente alla famiglia delle Rosacee: la pianta è anche volgarmente nota come rosa selvatica, rosa delle siepi o rosa spina. I suoi “falsi frutti”, pienamente maturi in autunno, caratteristici per l’intensa colorazione rossa e per l’aspetto carnoso, sono proprio la parte su cui verte l’interesse della fitoterapia, che ne sfrutta l’elevato contenuto di vitamina C.

 

All’azione vitaminizzante delle bacche si lega anche quella antiossidante dei bioflavonoidi che risiedono nelle polpa e nella buccia della rosa canina: insieme alla vitamina C contenuta in queste “sorgenti naturali” si attua così un meccanismo che ottimizza la circolazione sanguigna grazie alla capacità di favorire l’assorbimento di calcio e ferro nell’intestino. Ne deriva il rinnovato equilibrio dei livelli di colesterolo di cui parlavamo poche righe fa, nonché la partecipazione nella fase di produzione dell’emoglobina. La rosa canina rappresenta un insostituibile tonico per contrastare l’esaurimento e la stanchezza da carenza di vitamina C: la sua assunzione contribuisce ad allontanare lo stress, oltre a stimolare l’eliminazione di tossine (in particolare gli acidi urici da cui scaturiscono gotta e reumatismi) mediante la diuresi.

Rosa canina: modalità d’uso

 

Premesso che è sempre bene consultare il medico o il farmacista prima di farne uso per valutare le possibili interazioni con i farmaci e gli altri effetti collaterali solitamente dovuti al sovradosaggio, ci sono diversi modi per assumere rosa canina e integrare così la vitamina C nella propria dieta. Si va dalla tintura madre agli estratti secchi in polvere, passando per macerati di petali e germogli fino ad arrivare ad estratti liquidi e tisane. Per essere certi di trovare un prodotto che contenga la giusta quantità di vitamina C il consiglio è quello di cercare estratti titolati in vitamina C (al 50%), o in alternativa integratori che rendano disponibile l’estratto completo della pianta. Il nostro suggerimento è quello di optare per un preparato galenico che consiste in un estratto al 70% in vitamina C e si può allestire in capsule da 600 mg da assumere mattina e sera a stomaco pieno.

 

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