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Rosa canina: il suo gemmoderivato contro le allergie

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Rosa canina: il suo gemmoderivato contro le allergie

Fra i benefici e le proprietà che rendono la rosa canina una pianta così interessante a livello fitoterapico c’è anche quella che rende questa rosa selvatica un rimedio naturale molto efficace nel trattamento delle allergie stagionali. Un vero e proprio toccasana per quanti temono la primavera per l’arrivo dei pollini!

 

Le proprietà della rosa canina

 

La rosa canina trova impiego nella prevenzione e nel trattamento di diverse condizioni: dalla tosse al raffreddore ed altri sintomi influenzali, soprattutto in ragione del suo contenuto di vitamina C. Frutti e gemme della rosa canina possiedono proprietà immunostimolanti, antinfiammatorie e antiossidanti, mentre le bacche sono in grado di svolgere azione blandamente diuretica e astringente. Più in generale le sue proprietà sono il risultato del fitocomplesso presente nella droga della pianta, in cui si possono ritrovare acido malico, acido citrico, carotenoidi, pectine, antociani, tannini, flavonoidi e la sopracitata vitamina C.

 

La rosa canina contro le allergie

 

Il gemmoderivato ottenuto dai giovani germogli della pianta è un apprezzato immunomodulante, riesce cioè a regolare la risposta immunitaria dell’organismo. Questa caratteristica è particolarmente importante in presenza di allergie. Allergeni come il polline sono infatti dotati di potere antigene: ciò significa che sono in grado, entrando nell’organismo, di scaturire la produzione incontrollata di anticorpi da parte del sistema immunitario, causando così la reazione allergica.

 

La rosa canina esercita inoltre un’importante azione nelle flogosi acute che determinano alterazioni delle mucose, in particolare quando queste sono associate delle componenti allergico-asmatiche. Ciò fa sì che si parli di un rimedio efficace soprattutto nella prevenzione delle allergie respiratorie e di manifestazioni tipiche quali riniti, congiuntiviti e asma.

 

Gemme e falsi frutti della rosa canina vengono impiegati sotto varie forme: la tisana di rosa canina, ad esempio, si prepara coi frutti essiccati in infusione per 15 minuti; la posologia è di una tazza per tre volte al giorno. Il gemmoderivato prevede invece la somministrazione di 40-50 gocce, due volte al dì, lontano dai pasti. Lo stesso numero di gocce, ma per tre volte al giorno, è previsto per la tintura madre di rosa canina.

 

All’assunzione di rosa canina non si associano particolari controindicazioni o effetti collaterali, ma se ne sconsiglia l’uso ai soggetti che abbiano una conclamata ipersensibilità o una storia di allergie verso uno o più componenti presenti nella pianta o nei suoi estratti. Per quel che concerne le possibili interazioni, la rosa canina tende ad acidificare le urine in ragione della presenza di acido ascorbico: è quindi sconsigliato somministrarla con uva ursina, poiché ne ridurrebbe l’efficacia. Trattandosi di un rimedio naturale, è bene tenere in conto che la rosa canina agisce più lentamente rispetto ai farmaci. Ecco perché è utile iniziare la terapia antistaminica con largo anticipo, generalmente un mese prima rispetto al periodo in cui si manifestano i sintomi dell’allergia, cercando di essere il più possibile costanti nell’assunzione.

 

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