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Riso rosso fermentato, un potente alleato contro il colesterolo

Riso rosso fermentato, un potente alleato contro il colesterolo

Riso rosso fermentato, un potente alleato contro il colesterolo

Dalla torta pasqualina alla pastiera, dall’agnello alle uova di cioccolato: basta scorrere il menù di Pasqua (e Pasquetta!) per comprendere quanto sia ardua l’impresa di chi vuole rimettersi in forma dopo le feste. In nostro soccorso possono intervenire però rimedi naturali che aiutano il metabolismo. Avete mai sentito parlare del riso rosso fermentato?

 

Le proprietà del riso rosso fermentato

 

Il riso rosso fermentato si ottiene per fermentazione del comune riso da cucina (Genere Oryza e specie sativa) per mezzo di un particolare microorganismo denonimato “lievito rosso” (Genere Monascus e specie purpureus). Non è difficile intuire il perché di questa denominazione: dopo la proliferazione del suddetto agente fungino, infatti, il riso diventa di colore rosso. A risultare modificata, sebbene in maniera blanda, è anche la sua consistenza, con aroma e sapore che diventano estremamente caratteristici. L’uso del riso rosso si perde nella notte dei tempi per quanto concerne la medicina tradizionale cinese, ma oggi anche l’Occidente ha scoperto i benefici che questo alimento dietetico e nutraceutico è in grado di assicurare.

 

Riso rosso: l’azione sul metabolismo e contro il colesterolo alto

 

Ricco di fibre, il riso rosso è utile per regolarizzare la motilità intestinale e per migliorare la digestione. Caratteristiche, queste, particolarmente utili dopo aver fatto una scorpacciata di cibo durante le feste. Importante anche la sua azione depurativa, come quelle da disintossicante e antiossidante: peculiarità che spiegano perché il riso rosso riduca il rischio di obesità e prevenga i picchi glicemici.

 

A destare particolare interesse sono poi le sue proprietà fitoterapiche ipolipemizzanti, che permettono cioè di diminuire i livelli di colesterolo nel sangue. Queste si devono ai residui metabolici lasciati dal lievito rosso. Il Monascus purpureus rilascia infatti alcuni composti denominati monacoline – la più famosa e importante è la monacolina K – che per struttura e comportamento ricordano le statine, farmaci ipocolesterolemizzanti. Evidentemente ciò implica analoghe controindicazioni, effetti collaterali ed interazioni farmacologiche. I vantaggi dell’assunzione di estratti a base di riso rosso fermentato superano però i rischi. Alcuni studi hanno infatti evidenziato la capacità di ridurre anche il rischio cardiovascolare.

 

Riso rosso: modalità d’uso

 

I principi attivi del riso rosso fermentato sono ora disponibili non solo sotto forma di alimento, ma soprattutto come estratto secco. Generalmente gli integratori a base di riso rosso vengono assunti una volta al giorno per tre mesi. Dopo questo periodo si possono già osservare dei risultati per quanto concerne i livelli di colesterolo nel sangue. In ogni caso, al pari di tutti gli altri integratori, anche quelli a base di riso rosso fermentato devono essere associati ad uno stile di vita sano ed attivo, oltre che ad un’alimentazione varia e bilanciata, per sortire degli effetti. È bene in ogni caso rivolgersi al proprio medico prima di iniziare un trattamento.

 

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