Morbo di Parkinson, l’efficacia del glicopirrolato contro la scialorrea
Tra i sintomi più invalidanti del Parkinson vi è certamente la scialorrea. Questa condizione colpisce all’incirca il 75% dei pazienti affetti dalla malattia neurodegenerativa e si caratterizza da un aumento abnorme della secrezione salivare. Il più delle volte, per cercare di porre rimedio, i medici si affidano ai cosiddetti “anticolinergici“, medicinali che ostacolano o impediscono l’attività dei recettori dell’acetilcolina, localizzati a livello delle sinapsi del sistema nervoso centrale e periferico. Questi però possono essere responsabili di svariati effetti collaterali (si va dai disturbi gastrointestinali a quelli del sistema nervoso centrale, appunto), il ché limita drasticamente la loro utilità. Esiste però un rimedio in grado di combattere la scialorrea senza provocare danni di altro tipo. Qual è la sostanza che arriva in soccorso dei malati di Parkinson? Si chiama glicopirrolato.
Cos’è il glicopirrolato
Il glicopirrolato, forma attiva del glicopirronio, è a sua volta un farmaco anticolinergico, ma non è in grado di oltrepassare la barriera emato-encefalica in grandi quantità. Ciò significa che il medicinale ha effetti collaterali veramente minimi a livello del sistema nervoso centrale, risultando ideale per quei pazienti affetti dal morbo di Parkinson che non possono gravare ulteriormente su di esso in ragione di un decadimento cognitivo già di per sé significativo.
Lo studio sull’efficacia del glicopirrolato
A dimostrare l’efficacia e la sicurezza del glicopirrolato nei malati di Parkinson alle prese con scialorrea è stato uno studio randomizzato, eseguito in doppio cieco, placebo-controllato e crossover della durata di 4 settimane. Al termine dello studio, che ha coinvolto 23 pazienti, una dose da 1 mg di glicopirrolato, assunta 3 volte al giorno, ha sortito una riduzione della gravità della scialorrea; in una scala da 1 a 9 essa è scesa da un punteggio di 4.6 nei pazienti a cui era stato somministrato il placebo ad uno di 3.8 fra quelli trattati con glicopirrolato. Nove di questi pazienti hanno mostrato un miglioramento clinicamente rilevante di almeno il 30% rispetto ad un paziente del gruppo placebo.
Glicopirrolato galenico
Sebbene esistano alcuni farmaci industriali che contengono glicopirrolato, questi presentano dosaggi fissi o non sono facilmente procurabili. Vi sono infatti periodi di carenza durate i quali è impossibile reperirli, se non attraverso lunghe procedure di importazione da Paesi stranieri. A tutto ciò si oppone una semplice soluzione: richiedere alla farmacia galenica una preparazione a base di glicopirrolato. Essa, sulla base delle indicazioni del medico, sarà allestita secondo la forma farmaceutica e i dosaggi richiesti. In merito alla preparazione galenica, essendo il glicopirrolato un anticolinergico, rientra nella tabella 4 della farmacopea ufficiale ed è quindi soggetto a ricetta medica ripetibile per un massimo di 10 preparazioni in 6 mesi.