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Minoxidil: uno storico alleato contro la perdita di capelli

Minoxidil

Minoxidil: uno storico alleato contro la perdita di capelli

La perdita di capelli non è un destino ineluttabile e gli effetti del minoxidil applicati sulla cute sono lì a dimostrarlo. Principio attivo utilizzato nella composizione di diversi medicinali, ad oggi il minoxidil risulta essere insieme alla finasteride l’unico farmaco approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) per la cura dell’alopecia androgenetica.

Minoxidil: storia e curiosità

 

Sviluppato sul finire degli anni Cinquanta dalla Upjohn Company, che più tardi sarebbe diventata parte della nota casa farmaceutica Pfizer, il minoxidil venne inizialmente pensato per curare le ulcere. I test sui cani sancirono che le ulcere non venivano curate, ma il farmaco mostrò di svolgere una potente funzione vasodilatatrice. Messo in commercio allo scopo di trattare l’ipertensione, vennero osservati dei caratteristici effetti collaterali: la crescita di capelli e peli. Da qui il via a una sperimentazione che ebbe come obiettivo quello di sfruttare la potenzialità del composto combattendo l’alopecia androgenetica.

Minoxidil: il preparato galenico

 

Il minoxidil viene utilizzato ancora oggi, spesso in combinazione con altri prodotti a uso topico e orale, in particolare su pazienti di sesso maschile in quanto riesce a ridurre o addirittura ad arrestare la caduta dei capelli. E in alcuni casi è in grado di favorire anche la ricrescita, perlomeno temporanea, degli stessi. I nomi commerciali più conosciuti dei farmaci a base di minoxidil sono: Amexidil, Aloxidil, Minovital, Minoximen, Regaine, Carexidil e Tricoxidil.

 

La soluzione che risulta essere maggiormente efficace è quella al 5%, che si fa preferire rispetto a quella al 2% utilizzata soltanto per rafforzare la massa del capello. Il trattamento topico dell’alopecia androgenetica prevede due applicazioni al giorno del farmaco a distanza di 12 ore l’una dall’altra. Sotto prescrizione medica è possibile tuttavia optare anche per un’unica somministrazione giornaliera. Anziché affidarsi al farmaco commerciale è possibile rivolgersi al farmacista per ottenere un preparato galenico “personalizzato”. La realizzazione segue la monografia della Farmacopea Britannica, con un importante risparmio economico rispetto alla versione industriale. Tra i possibili effetti collaterali si segnalano ipotensione, cefalee, aritmia, visione distorta, desquamazione, acne, transizione e dolore locale.

 

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