Mal d’autunno: che cos’è e come prevenirlo
Se in questi giorni di settembre accusate stanchezza e debolezza insolite, non allarmatevi: non è detto che siano segnali di malessere lanciati dal vostro corpo meritevoli di eccessiva preoccupazione. Molto più facile si tratti dell’effetto autunno. Sì, perché per quanto tendiamo a dimenticarlo, il nostro organismo è pienamente calato in un contesto naturale, e come tale è sottoposto ai suoi stravolgimenti. Ciò significa che se le ore di luce diminuiscono, se le temperature calano, se – tra qualche tempo – anche le foglie inizieranno a cadere dagli alberi, anche noi non possiamo pretendere di essere esenti da cambiamenti di natura psicofisica.
Ora vi starete domandando: cosa c’entrano la stanchezza, gli acciacchi fisici che paiono essersi dati tutti appuntamento dopo la pausa estiva, la confusione mentale, la difficoltà di concentrazione sperimentata in questi giorni, con il cambio di stagione? C’entrano, altrimenti non sarebbe stata varata l’espressione “mal d’autunno“!
Come incide l’autunno sulla nostra salute?
Alla diminuzione delle ore di luce si associa anzitutto un calo della produzione di serotonina, unanimemente considerato “l’ormone della felicità”. Ma non è questo l’unico aspetto da considerare. A variare in autunno sono anche i ritmi delle nostre giornate: il fatto di tornare a lavoro, di essere sottoposti nuovamente a stress di varia natura, incide inevitabilmente sull’equilibrio complessivo dell’individuo, che sperimenta non a caso la tipica “depressione autunnale”. E’ come se fossimo tutti più irritabili, esposti a repentini sbalzi d’umore, malinconici. Sembra quasi che tutto ciò che in estate ci appariva possibile, con l’arrivo dell’autunno sia diventato più complicato. No, non ci siamo trasformati in pessimisti cosmici: è semplicemente lo scotto da pagare ad un periodo di transizione, per la natura e anche per noi esseri umani.
Come prevenire il “mal d’autunno”?
C’è qualcosa che possiamo fare per prevenire gli effetti del mal d’autunno? La risposta è sì. Innanzitutto è preferibile seguire un ritmo sonno-veglia regolare. Il consiglio è quello di tenere una condotta simile a quella suggerita in concomitanza con i cambi d’orario: andare a letto e svegliarsi alla stessa ora, almeno per un po’ di tempo, aiuterà a ritrovare il ritmo di vita smarrito con le baldorie estive. Occhio anche ad osservare una corretta alimentazione: oltre a preferire frutta e verdura di stagione, cercate di fare pasti leggeri, digeribili, privilegiando piccoli spuntini ad intervalli regolari così da evitare di incorrere in cali glicemici. Anche un’integrazione di vitamine può risultare utile in questo periodo: antiossidanti quali vitamina A e B12, ferro e zinco, sono tra i più validi alleati per contrastare l’astenia tipica dell’autunno. Insomma: con un po’ d’impegno si può sopperire ai malanni autunnali. E poi bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno: primavera ed estate sembrano ad oggi lontane, ma è proprio questo questo periodo di stacco che ci consente di guardarle con occhi “nuovi” e di apprezzarle di anno in anno. Dunque, coraggio!