Olio di bergamotto e abbronzatura: attenzione ai rischi per la pelle
Dalla spremitura delle bucce di bergamotto, agrume raccolto d’inverno dall’aspetto simile ad un incrocio tra limone e arancia, si ottiene un olio essenziale che tra le sue proprietà annovera anche quelle abbronzanti. Il perché di questa caratteristica è da rintracciare negli psoraleni, sostanze che stimolano la produzione di melanina. Proprio per questo motivo, nel corso dei decenni, l’olio essenziale di bergamotto è stato ampiamente utilizzato nella cosmesi come ingrediente per le creme solari. Eppure ancora oggi non tutti sanno che il suo impiego presenta dei rischi non trascurabili per la pelle.
Olio essenziale di bergamotto e abbronzatura: i rischi per la pelle
Da alcuni studi approfonditi è emerso che gli psoraleni contenuti nell’olio essenziale di bergamotto potrebbero sortire un effetto fototossico per la pelle, al punto da essere ritenuti anche fotocancerogeni. La combinazione a livello chimico con il DNA umano, infatti, può generare l’alterazione delle cellule della pelle scatenando la formazione di un melanoma, un pericoloso tumore della pelle. Una volta accertata la loro tossicità, queste sostanze sono state bandite dai prodotti per la pelle e tuttora l’impiego dell’olio essenziale di bergamotto come abbronzante risulta sconsigliato.
L’esposizione ai raggi ultravioletti derivati dal sole, a contatto con composti quali bergaptene, citroptene, bergamottina e nerale, sono infatti indiziati di scaturire effetti spiacevoli per la cute a breve (rossore) e lungo termine (melanoma). Questo discorso vale per il bergamotto così come per gli altri oli essenziali derivati da agrumi: se qualche goccia d’olio viene mescolata a creme per il viso o per il corpo è importante non esporsi al sole o a lampade per le 12 ore successive all’applicazione dell’unguento.
Olio essenziale di bergamotto: quando utilizzarlo
Il fatto che l’olio essenziale di bergamotto sia sconsigliato per l’abbronzatura non significa che faccia male sempre e comunque. Diluito con olio di mandorle o di avocado, ad esempio, è in rari casi indicato per il trattamento di malattie della pelle come psoriasi e vitiligine, ma sempre sotto stretto controllo medico.