Lo sapevi che la cipolla oltre a fare piangere abbassa i livelli di glicemia?
Se guardiamo alla cipolla, molto spesso pensiamo ai suoi danni collaterali: sbucciarla ci fa piangere, mangiarla ha un effetto “pesante” sul nostro alito. Ma perché non parlare anche dei suoi benefici? Sapevate ad esempio che fa abbassare i livelli di glicemia nel sangue? Un’indicazione utile soprattutto per chi soffre di diabete e che integrando la cipolla nella propria dieta potrà ottenere dei risultati sorprendenti.
Ma le proprietà mediche della cipolla non finiscono qui: è stato infatti provato che il suo impiego tiene bassi anche i livelli di colesterolo. Da dove arrivano queste informazioni poco note sul conto della cipolla? Sono stati i ricercatori della Delta State University di Abraka, in Nigeria, a scoprire che l’estratto di cipolla (Allium Cepa) somministrato in modelli animali, oltre ad aumentare l’appetito, riduce i livelli di colesterolo.
Abbassa i livelli di glicemia e colestorolo
La ricerca, condotta su ratti diabetici, ha dimostrato che l’estratto di cipolla associato alla somministrazione di metformina, un farmaco anti-diabetico, riduce in maniera significativa i livelli di glicemia. Il dottor Anthony Ojieh, coordinatore dello studio, ha dichiarato: “La cipolla, usata come integratore, può essere utilizzata per il trattamento di pazienti affetti da diabete“. La sperimentazione ha preso in esame tre gruppi di ratti con diabete medicalmente indotto e trattati con diverse dosi di estratto di cipolla: 200, 400 e 600 milligrammi al giorno per kg di peso corporeo.
Dai risultati è emerso che i topi trattati con due dosi di estratto di cipolla, 400 e 600 milligrammi per chilo di peso corporeo al giorno, mostravano una riduzione dei livelli di glucosio nel sangue rispettivamente del 50% e del 35%. Nei topi ai quali erano state somministrate le dosi maggiori di estratto si manifestava anche un calo dei livelli di colesterolo, ai quali si associava però un aumento di peso: quest’ultimo effetto sarebbe da ricondurre non ad un particolare contenuto calorico da parte dell’estratto di cipolle, bensì all’aumento del tasso metabolico che stimola l’appetito.
Il dottor Ojieh in ogni caso ha precisato che l’estratto utilizzato nella sperimentazione era una preparazione grezza dal bulbo di cipolla disponibile sul mercato locale. Nel caso in cui dovesse essere somministrato agli esseri umani, esso dovrebbe essere purificato in maniera tale che i principi attivi risultino adeguati a livello di dosaggio.
Le proprietà della cipolla
Più in generale è noto come la cipolla, indipendentemente che sia di qualità bianca, arancione o rossa, sia ipoglicemizzante grazie alla glucochinina, un “ormone” vegetale. Il consiglio è quello di consumarla prima dei pasti, magari a condimento di una bella insalata: così facendo il nostro appetito non solo si sazierà prima ma verrà rallentato anche l’assorbimento dei carboidrati e dei grassi contenuti nei cibi. I motivi per mangiarla, oltre a quelli già citati, sono molteplici: favorisce la diuresi e la depurazione dell’organismo, esercita un’azione antiossidante, digerente, espettorante e decongestionante, nonché ipotensiva, antinfiammatoria, immunostimolante, antibatterica e addirittura afrodisiaca. Insomma, da oggi sapete che versare qualche lacrima per la cipolla è tutto sommato accettabile: il gioco vale la candela.