La Serenoa repens come protettivo prostatico
La Serenoa repens, anche nota come palma nana americana, è un fitoterapico impiegato all’interno di integratori e medicinali, che sfruttano le sostanze biologicamente attive contenute nei frutti della pianta. Di particolare interesse sono gli estratti della Serenoa, in grado di esercitare un’azione protettiva nei confronti della prostata. Non è un mistero che la Serenoa repens venisse impiegata dagli indiani della Florida – uno degli Stati in cui la pianta cresceva e cresce tutt’ora – per curare diversi disturbi di natura urologica. Grazie agli estratti della pianta è possibile prevenire e attenuare diverse condizioni riguardanti la sfera urologico-sessuale: dall’ipertrofia prostatica benigna (l’ingrossamento della prostata) al tumore alla prostata, passando per dolore pelvico cronico e vari disturbi a carico della vescica, fino ad arrivare alla riduzione del desiderio sessuale e a squilibri ormonali.
Le proprietà della Serenoa repens
Gli estratti della Serenoa repens hanno mostrato la capacità di indurre un effetto anti-androgeno periferico: per interazione sul metabolismo del testosterone a livello prostatico e per inibizione di lipossigenasi e ciclossigenasi. Il risultato è un’azione antinfiammatoria capace di contrastare la flogosi a livello del tratto urinario, della vescica, dei testicoli e delle ghiandole mammarie. Non è un caso, allora, che la Serenoa venga utilizzata anche come rimedio naturale contro i disturbi della diuresi e le infiammazioni delle vie urinarie. Per quanto non esista uno studio definitivo al riguardo, la maggior parte dei dati raccolti fino ad oggi dimostra che l’utilizzo della Serenoa repens è in grado di contrastare l’infiammazione e limitare l’ingrandimento prostatico. Il nostro laboratorio è in grado di allestire preparati galenici a base di Serenoa in forma di capsule e suppositori.
Serenoa repens: effetti collaterali
Sebbene gli effetti collaterali associati all’uso di Serenoa repens siano perlopiù trascurabili, non bisogna commettere l’errore di considerarlo un farmaco di automedicazione. Si possono infatti manifestare diarrea, vomito e nausea. Ad astenersi dal consumo di prodotti a base di Serenoa devono essere i soggetti ipersensibili al principio attivo e le donne in gravidanza e allattamento. Sono poi possibili interazioni di tipo farmacologico in presenza di concomitanti terapie a base di ormoni. Bisogna consultare il medico a maggior ragione se si è affetti da un tumore ormono-dipendenti.