Ittiosi, cos’è e come trattarla con la galenica
Quando si parla di ittiosi ci si riferisce a malattie genetiche della pelle che, a seconda del tipo di gene difettoso, modificano l’aspetto e la salute della cute. I geni che causano questo gruppo di malattie controllano infatti la cheratinizzazione della pelle, ovvero la formazione della parte più superficiale della pelle, chiamata “stato corneo“. Nelle ittiosi il cattivo funzionamento dei geni può provocare pelle secca, screpolata, arrossata, ispessita e addirittura ricoperta di scaglie che ricordano quelle dei pesci (da qui il nome di ittiosi: in greco “ichtus” significa pesce). La malattia è evidente sin dalla nascita o poco dopo e, comunque, quasi sempre entro il primo anno di vita.
Ittiosi: come curarla
Sebbene una cura per l’ittiosi vera e propria non esista, trattare la pelle quotidianamente contribuisce in genere a mantenere i sintomi lievi e gestibili, soprattutto nelle forme leggere della malattia. Il trattamento locale (topico, per uso esterno) si traduce nell’idratare e ammorbidire la cute. Si parla in questi casi di trattamenti emollienti. L’obiettivo è evitare che la pelle diventi eccessivamente secca e rigida, ma anche scongiurare l’accrescimento delle squame e l’ispessimento della pelle (trattamenti cheratolitici). Sono poi disponibili trattamenti sistemici, da assumere per bocca o tramite iniezione, in grado di migliorare le condizioni delle persone con disturbi gravi, sebbene queste siano tuttora in fase di sperimentazione e perciò utilizzabili solamente a seguito di prescrizione e sotto controllo medico.
Ittiosi e galenica
Anche la galenica può fornire un valido contributo contro l’ittiosi. L’acido 18-beta glicirretico, un ingrediente vegetale altamente attivo ottenuto dalla radice di liquirizia, grazie alle sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antimicrobiche è in grado infatti di prevenire e trattare diverse condizioni della pelle, in particolare quelle associate all’infiammazione. Lo stesso dicasi per l’alfa-bisabololo, alcol naturale che si ottiene per distillazione dell’olio essenziale di camomilla. Possiede proprietà lenitive, antinfiammatorie, calmanti, cicatrizzanti, antinfungine e antibatteriche. La galenica consente appunto di inserire il principio attivo anche in creme riparatrici e lenitive, ad una concentrazione compresa fra lo 0,05% e l’1%. Altri prodotti topici utili contro le ittiosi sono le creme a base di ceramidi, sostanze naturalmente presenti nelle membrane cellulari, dove svolgono ruolo di intermedi per la sintesi della sfingomielina, il principale fosfolipide di membrana. Occupando gli spazi interstiziali tra le cellule le cementano fra loro contribuendo a preservare l’integrità della barriera cutanea.
Le persone alle prese con forme di ittiosi non grave sono in grado di condurre una vita regolare. Le implicazioni sono soprattutto sociali e psicologiche, e si caratterizzano per la presenza di senso di isolamento, bassa autostima e, nei casi più gravi, depressione. Nelle forme più gravi a presentarsi costantemente sono invece problemi di ordine medico che compromettono seriamente la vita sociale e il benessere psicologico dei pazienti.