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Gel galenico di metronidazolo nel trattamento delle gengiviti infettive

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Gel galenico di metronidazolo nel trattamento delle gengiviti infettive

Chi di noi, almeno una volta nella vita, non ha dovuto fare i conti con una gengivite? E se la soluzione al problema fosse il metronidazolo galenico? Quando si parla di gengivite ci si riferisce alla condizione di infiammazione delle gengive che può essere trattata con la comune igiene dentale o dal dentista con la pulizia professionale. A caratterizzare la gengivite da una ben più pericolosa parodontite è la sua condizione di reversibilità.

 

In presenza di parodontite, infatti, l’infezione sotto-gengivale scatenata da batteri anaerobi si è spinta al punto da sortire una risposta infiammatoria tale da aver fatto riassorbire il tessuto osseo di contenimento dei denti, diventando così irreversibile. Ne deriva lo scoprimento della parte priva di smalto: condizione che determina l’aumento della sensibilità dentale a causa della presenza di micropori nel cemento dentale e nella dentina. Così facendo viene consentito il passaggio di stimoli come freddo, caldo e acido che vengono percepiti come dolorosi. In questo senso un ottimo rimedio può essere rappresentato da applicazioni locali di metronidazolo.

 

Metronidazolo galenico e gengivite

 

Ma cos’è di preciso il metronidazolo? Si tratta di un derivato 5-nitroimidazolico in grado di essere ridotto in ambiente buccale, con formazione di un intermedio attivo a effetto inibitorio o distruttivo sul Dna. Il metronidazolo è capace sia di bloccare la sintesi di Dna batterico, sia di scomporre la struttura elicoidale. La sua azione nei batteri anaerobi si traduce nel processo di inibizione di altri processi ossido-riduttivi necessari per la vita di questi microbi, come la reazione fosforoclastica nei Clostridia.

 

Come valutato in uno studio di Tarli e Owlia, l’applicazione del gel di metronidazolo in campo ortodontico produce una riduzione delle colonie batteriche (Porphyromonas gingivalis), nonché una riduzione della profondità di sondaggio e di sanguinamento spontaneo. Il gel di metronidazolo risulta anche più efficace nel trattamento di ascessi dentali. Per beneficiare degli effetti del preparato è bene rivolgersi ad una farmacia galenica, presidio a conoscenza di tutte le informazioni necessarie ad assicurare la massima resa del gel.

 

In primis per quanto riguarda la sua conservazione: viste le sue peculiarità di stabilità, infatti, è bene utilizzare recipienti che proteggano il gel dalla luce, che finirebbe altrimenti per scurirlo. Un’altra precauzione da adottare riguarda la presenza di ioni di alluminio: con questi, infatti, il principio attivo può reagire sviluppando una colorazione marrone-rossastra. Da ricordare inoltre l’aspetto legato al pH: per consentire il miglior rilascio del principio attivo, deve essere tamponato a valori leggermente acidi. Trattandosi di un gel da applicazione locale, come dolcificante si può utilizzare il sorbitolo, sostanza che non modifica il rilascio del medicinale. Importante non impiegare un tensioattivo anionico che ne diminuirebbe il rilascio.