Deblistering, sì al riconfezionamento personalizzato dei farmaci: Lombardia apripista
Di poche ore fa la notizia che la Lombardia sarà la prima Regione ad inquadrare e ad incoraggiare il cosiddetto “deblistering“, ovvero il riconfezionamento personalizzato dei farmaci, ai fini dell’aderenza terapeutica.
A cosa serve il deblistering in farmacia
L’obiettivo è quello di aiutare pazienti cronici e in politerapia a rispettare le scadenze prescritte dal medico, nella consapevolezza che seguire la cura in maniera precisa rende la stessa più efficace e sicura.
Nel Documento redatto dalla Regione Lombardia si definiscono le regole che le farmacie dovranno rispettare per offrire questo servizio alla clientela. Qui si citano l’articolo 1, comma 462, della Legge 160/2019 (ovvero la Manovra 2020), che consente ai pazienti cronici “di usufruire presso le farmacie, in collaborazione con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta e comunque nel rispetto di prescrizioni mediche, di un servizio di accesso personalizzato ai farmaci“, e la sentenza del Consiglio di Stato 4257/2015, che dà il via libera allo sconfezionamento dei medicinali di origine industriale.
Viene spiegato che “l’attivazione di un “servizio di accesso personalizzato ai farmaci”, quale è l’attività di deblistering, oltre che concorrere all’efficientamento della rete dei servizi, in attuazione del Piano nazionale della cronicità e a rafforzare l’interazione tra paziente e farmacista, contribuisce a monitorare e limitare l’uso inappropriato di antibiotici in terapia, contrastando il fenomeno dell’antimicrobico-resistenza“. Seguono le regole da rispettare in farmacia per proporre il servizio che, si precisa, è “a totale carico del cittadino“.
La nostra farmacia è già attrezzata e pronta per offrire questo tipo di servizio. Attendiamo soltanto dalle istituzioni regionali (la Campania, ndr) di conoscere il perimetro legislativo all’interno del quale operare.