Carenza medicinali, Mandelli (Fofi): “Aumenta il numero delle farmacie galeniche censite”
Sono sempre più in aumento le farmacie che in Italia allestiscono preparazioni galeniche. E, in virtù della carenza di alcuni farmaci chiave, i pazienti apprezzano. Anche perché il farmacista galenico è in grado di assicurare un servizio personalizzato che si rivela prezioso ed estremamente efficace per il rispetto dell’aderenza terapeutica.
Lo rivela il ‘Censimento delle farmacie che allestiscono preparati’ realizzato dalla Fofi (Federazione Ordini Farmacisti Italiani) in collaborazione con la Società italiana dei farmacisti preparatori (Sifap). Stando ai primi risultati, che sono in aggiornamento sul sito federale, sono già più di 1.650 le farmacie censite. Soddisfatto – e non potrebbe essere altrimenti – Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti.
“Abbiamo ricevuto un riscontro molto positivo da parte dei cittadini, che hanno utilizzato e apprezzato la mappa delle farmacie suddivisa per Regioni e Province pubblicata sul sito federale – ha detto Mandelli, intervistato al giornale radio della Rai -. La mappa sarà presto implementata con altre informazioni utili per offrire il miglior supporto possibile nella ricerca della farmacia più vicina”.
“L’allestimento di medicinali secondo prescrizioni mediche è una delle attività più antiche e allo stesso tempo vitali della professione di farmacista – prosegue -. È importante per sopperire alla carenza di antibiotici a base di amoxicillina, per aiutare i bambini con problemi respiratori. I benefici sono evidenti anche per alleviare l’ansia dei genitori, preoccupati di non riuscire a reperire il farmaco di origine industriale”.
“L’attività galenica si è estesa anche a prodotti utili a preservare la salute e il benessere delle persone, come si è visto durante le prime fasi dell’emergenza Covid con la preparazione di gel disinfettanti all’epoca di difficile reperibilità – conclude il presidente Fofi -. L’impegno dei farmacisti in questa disciplina resta legato a due funzioni: la centralità del paziente e il valore delle competenze”.