Arginina e carnitina: due tonificanti alleati del rapporto di coppia
Famosi per essere due tonificanti muscolari, arginina e carnitina sono in realtà due sostanze capaci di aiutare le coppie alla ricerca di qualcosa in più nella loro intimità e desiderose di aumentare le loro possibilità di avere un figlio.
L’arginina
L’arginina è un aminoacido che contribuisce alla formazione delle proteine, decisive per il corretto funzionamento dell’organismo e al mantenimento del peso corporeo. Non è un caso, allora, che assumerla possa rivelarsi vantaggioso per gli sportivi, che vedono migliorare le loro performance proprio grazie all’effetto benefico registrato sulla muscolatura. Eppure non tutti sono a conoscenza del fatto che l’arginina sia in grado di fornire un grande contributo “sotto le lenzuola”. Diversi trial clinici hanno confermato come questa sostanza sia in grado infatti di migliorare la qualità e la motilità degli spermatozoi in pazienti affetti da oligospermia.
Ciò sarebbe da ricondurre all’effetto antiossidante e vasodilatatore tipico dell’aminoacido. Da sola o in combinazione con altri integratori (pycnogenol, yohimbe, adenosina monofosfato, citrullina, ornitina), la supplementazione di L-arginina ha infatti migliorato la condizione di pazienti affetti da disfunzione erettile rispetto a gruppi di controllo cui era stato somministrato placebo o nessun trattamento in generale. La capcità di migliorare l’apporto di sangue può avere infatti un impatto anche al livello dei corpi cavernosi del pene, stimolando un’erezione più forte e duratura. Risultati positivi sono stati riscontrati in circa il 92% dei casi di infertilità maschile esaminati.
La carnitina
Un discorso simile può essere fatto per la carnitina, considerata non a caso la “benzina” dello spermatozoo. Gli uomini con bassi livelli di carnitine sperimentano una riduzione significativa della motilità e del numero degli spermatozoi. Questo deficit provoca nello sperma una diminuzione del consumo di ossigeno della cellula e un’alterazione di tutto il metabolismo dello spermatozoo. Numerosi studi clinici hanno esaminato i benefici della somministrazione di carnitina nelle persone affette da infertilità maschile per cause note (varicocele, flogosi croniche dell’apparato genitale, ecc.), riscontrando un miglioramento dei parametri seminali già a partire dal terzo mese di trattamento. Il vantaggio si traduce anche nella riduzione dello stress ossidativo e, in ultima analisi, nell’aumento dei bimbi in culla.