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Afte: cosa sono, come gestirle e l’importanza del ruolo del farmacista

ragazza con afta in bocca

Afte: cosa sono, come gestirle e l’importanza del ruolo del farmacista

Le afte sono piccole lesioni ulcerose che si formano sulla mucosa orale, manifestandosi comunemente su labbra, guance, lingua e altre aree della bocca. Iniziano generalmente con una sensazione di bruciore, seguita da gonfiore e infiammazione, e si evolvono in ulcere rotonde con un centro necrotico e margini eritematosi: lesioni, dunque, caratterizzate da un dolore acuto che può rendere difficile parlare e mangiare, influenzando significativamente la qualità della vita.

 

Cause e tipologie di afte

 

Nonostante l’eziologia esatta delle afte non sia completamente chiara, vari fattori di rischio sono stati identificati, tra cui traumi locali, predisposizione genetica, stress, infezioni batteriche e virali, malattie sistemiche e carenze vitaminiche. Le afte si distinguono in tre principali categorie. In primis le afte minori, le più comuni (l’87% dei casi), di piccole dimensioni – meno di un centimetro – che guariscono spontaneamente in 7-10 giorni, senza cicatrici; quindi le afte maggiori, più grandi (oltre 1 cm) e più dolorose, che possono richiedere anche settimane per guarire e che spesso lasciano cicatrici; infine le afte erpetiformi, piccoli gruppi di ulcere che possono fondersi, dando origine talvolta a lesioni più grandi e irregolari.

 

Prevalenza e impatto

 

Le afte possono colpire persone di qualsiasi età, con una prevalenza che varia dal 5% al 25% della popolazione. Nei paesi sviluppati, la frequenza delle afte può raggiungere il 60%, con tassi di recidiva che arrivano fino al 50%. L’impatto delle afte sulla vita quotidiana è significativo, poiché il dolore associato può limitare l’assunzione di cibo e bevande, oltre a interferire con la comunicazione verbale.

 

Come gestire le afte

 

La gestione delle afte mira principalmente a ridurre il dolore, accelerare la guarigione e prevenire le recidive. Le terapie topiche sono generalmente la prima linea di trattamento. Prodotti contenenti acido ialuronico, ad esempio, possono formare una barriera protettiva sull’ulcera, riducendo il dolore e accelerando la guarigione. Anche composti antiossidanti, allantoina, ruscogenina e oli essenziali come il tea tree oil e l’olio di manuka, hanno dimostrato efficacia grazie alle loro proprietà antinfiammatorie e antimicrobiche. Tra i rimedi naturali, l’acido glicirretico derivato dalla liquirizia è noto per i suoi effetti antinfiammatori e antiossidanti.

 

Il prezioso ruolo del farmacista

 

Il farmacista riveste un ruolo fondamentale nella gestione delle afte orali. Essendo spesso il primo professionista sanitario a cui si rivolgono i pazienti, ha la responsabilità di fornire consigli pratici e indicazioni sui trattamenti più appropriati. La scelta del prodotto dovrebbe ricadere su formulazioni che offrano un sollievo immediato, proteggano e idratino la lesione e promuovano una rapida guarigione.

 

Inoltre, il farmacista deve saper riconoscere i casi che richiedono un intervento medico più approfondito. Per esempio, in presenza di afte gravi, persistenti o recidivanti, è importante consigliare una visita specialistica per valutare la necessità di terapie sistemiche. Ulcere che non guariscono entro tre settimane necessitano di una valutazione urgente per escludere patologie più gravi.

 

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