Melissa, rimedio naturale contro l’insonnia
Il suo nome scientifico è Melissa officinalis, ma è più comunemente nota come melissa. Stiamo parlando della pianta erbacea perenne, originaria dell’Europa meridionale e dell’Asia, le cui proprietà risultano molto utili nel trattamento dei disturbi del sonno. Della pianta, vengono utilizzati a scopo curativo i fiori e le foglie (che possono essere assunte anche fresche, non per forza essiccate). La melissa viene somministrata generalmente per bocca, nella forma farmaceutica di compresse, tisane, estratti, tintura madre, ma esiste anche la possibilità di applicarla localmente attraverso creme ed oli.
Le proprietà della Melissa officinalis
Quali sono le proprietà di questa pianta? Ha funzioni sedative, antivirali, antibatteriche, antifungine, antispastiche (in particolare per quel che concerne il tratto gastroenterico e l’apparato genito-urinario) e cicatrizzanti (così si giustifica l’uso topico). Per quanto riguarda i disturbi del sonno, particolarmente interessanti risultano le sue proprietà sedative. La melissa è infatti in grado di agire sulle sindromi ansiose e ansioso-depressive, nonché sui disturbi del sonno che hanno origine nervosa. Anche altre manifestazioni sintomatiche come palpitazioni, extrasistoli, tachicardia, vertigini, acufeni da stress ed emicrania di origine nervosa possono essere trattate con successo tramite la somministrazione della Melissa officinalis.
La Melissa officinalis nei disturbi del sonno
Tradizionalmente la melissa viene impiegata come blando sedativo per conciliare il sonno. Spesso viene combinata alla valeriana per ridurre l’ansia e trattare efficacemente l’agitazione e l’insonnia dei bambini. Un gruppo di ricercatori inglesi in uno studio ha osservato che la melissa è in grado non solo di calmare, ma anche di migliorare l’umore e di ridurre i livelli di stress. La melissa è particolarmente indicata per chi ha difficoltà a prendere sonno (in questo caso si è soliti parlare di “insonnia iniziale”) in relazione a situazioni di stress. I suoi oli essenziali (citronellale, citrale, linalolo e geraniolo) svolgono infatti un’azione benefica su stati d’ansia, agitazione, irrequietezza e irritabilità, intervenendo direttamente sul sistema nervoso centrale, provvedendo a calmarlo e a ripristinare il suo equilibrio. La stessa essenza di melissa, molto usata nell’aromaterapia, agisce sul sistema limbico producendo effetti neuro-distensivi. La melissa è utile anche per i problemi che riguardano la muscolatura liscia: la sua assunzione è utile infatti a placare gli spasmi e sortisce un’azione miorilassente, calmando il nervosismo muscolare da stanchezza e sovraeccitazione.
Come si assume la melissa
La melissa può essere assunta in molti modi. Sotto forma di tisana, ad esempio, generalmente bastano 5 grammi in acqua calda dopo cena o prima di andare a letto per godere del suo blando effetto sedativo. Con la tintura madre invece la quantità consigliata solitamente è di 30-40 gocce. Per l’estratto secco la posologia classica è di una capsula da 1 a 3 volte al giorno. Per quanto riguarda infine l’olio essenziale per uso esterno bastano un paio di gocce sulle tempie o 5 in un diffusore. L’essenza della melissa è infatti in grado di provocare torpore accompagnando verso un sonno tranquillo.
Melissa: avvertenze
Dal momento che la melissa inibisce parzialmente l’attività della tiroide, il suo impiego non è indicato nelle persone che già soffrono di ipotiroidismo, inclusi quei soggetti che sono in cura con gli ormoni tiroidei, poiché questi posso entrare in conflitto con la melissa. Per le stesse ragioni ne è sconsigliata l’assunzione nel corso della gravidanza e durante il periodo di allattamento. Recenti studi hanno poi osservato la capacità della pianta di aumentare la pressione intraoculare: ecco perché la melissa non è indicata per chi è affetto o a rischio di sviluppare glaucoma.