Dutasteride e finasteride: quale principio attivo funziona meglio nell’alopecia androgenica?
Dutasteride o Finasteride?
Questo il dilemma che si presenta puntuale a chi viene colpito da alopecia androgenetica, principale causa di diradamento progressivo del cuoio capelluto al punto da meritare l’appellativo di “calvizie comune“. Si tratta, entro certi limiti, di una condizione assolutamente fisiologica se è vero che nel corso della vita interessa all’incirca l’80% della popolazione maschile e la metà di quella femminile. Ciò però non significa che tutti siano propensi ad accettarla passivamente. Da qui il ricorso a cure pensate con l’obiettivo di contrastarla. Ed ecco a questo punto subentrare il quesito di cui sopra: meglio Dutasteride o Finasteride per il trattamento dell’alopecia androgenetica?
Lo studio più recente sul tema è quello pubblicato sull’Indian Journal of Dermatology, Venereology and Leprology nel 2017. La ricerca aveva l’obiettivo di confrontare i seguenti dosaggi di Dutasteride e Finasteride: 0,5 mg del primo e 1 mg del secondo (approvato per AGA). Lo studio si è protratto per un periodo di 24 settimane e ha coinvolto 90 uomini di età compresa tra i 18 e i 40 anni, tutti affetti da calvizie. I partecipanti allo studio sono stati divisi in modo casuale in due gruppi. Il primo assumeva 1 mg di Finasteride al giorno, il secondo 0,5 mg di Dutasteride. I risultati sono stati ottenuti contando i capelli totali presenti in determinate aree di 1cm quadrato sulle teste dei partecipanti, confrontando il numero iniziale con quello di fine test. Per valutare le capacità dei due principi attivi di invertire la diminuzione del diametro dei capelli si è deciso di contare anche i capelli in fase di miniaturizzazione.
Alla fine, tra Dutasteride e Finasteride è la prima che ha sortito i risultati migliori, sia per quanto riguarda la miniaturizzazione follicolare sia per quel che concerne la ricrescita di nuovi capelli. Resta però un dato incontrovertibile: la Dutasteride non è stata ancora approvata né in America né in Europa per il trattamento dell’alopecia androgenetica. Attualmente, infatti, il farmaco è autorizzato per il trattamento dell’iperplasia prostatica benigna e dei sintomi ad essa correlati.