Cura dei disturbi articolari dei nostri amici a quattro zampe
Siamo spesso portati a pensare che i nostri amici a quattro zampe siano indistruttibili, esenti da problematiche di salute che crediamo essere tipicamente umane. Eppure anche cani e gatti soffrono di disturbi articolari. Un rimedio contro questa condizione? Preparato galenico a base di condroitin solfato, glucosamina solfato e palmitoiletanolamide (PEA).
Condroitin solfato e glucosamina solfato nei disturbi articolari
Il condroitin solfato è la sostanza più impiegata al mondo per proteggere le articolazioni dei cani in corso di artrosi. La condroitina, all’interno dei tessuti, si trova legata al calcio, elemento verso cui ha grande affinità, o combinata con proteine in complessi chiamati mucoidi. A seconda della delle sue caratteristiche, la condroitina viene suddivisa in:
condroitin-4-solfato (condroitina solfato A)
dermatan solfato (condroitina solfato B)
condroitin-6-solfato (condroitina solfato C)
condroitin-2,6-solfato (condroitina solfato D)
condroitin-4,6-solfato (condroitina E)
La condroitina solfato A si trova principalmente all’interno della cartilagine; quella di tipo B e C si riscontra nei tendini, nella pelle, nell’aorta e nelle valvole cardiache. Le varietà C, D ed E sono invece importanti nella formazione del tessuto osseo. La sostanza viene estratta dalla cartilagine di mucca o di squalo ed in Italia viene impiegata da sola o in combinazione con la glucosamina, che al pari della condroitina rientra fra i componenti essenziali che formano la cartilagine delle articolazioni, facendo sì che esse presentino un’alta resistenza alla compressione. La funzione della condroitina è quella di preservare l’elasticità della cartilagine, prevenendone la degradazione e attenuandone le infiammazioni. Per raggiungere questo obiettivo, la condroitina interviene inibendo i mediatori che provocano l’infiammazione nelle cellule deputate alla produzione dei componenti la cartilagine, i cosiddetti condrociti.
L’attività del condroitin solfato è complementare a quella della glucosamina, al punto che spesso queste due sostanze vengono somministrate insieme. Se la condroitina viene riconosciuta per la capacità di alleviare il dolore e migliorare la funzione articolare, la glucosamina è particolarmente indicata per trattare la rigidità della articolazioni. Si tratta di un importante zucchero per la sintesi di molte sostanze naturali, come zuccheri, lipidi (grassi) e proteine. La glucosamina solfato mantiene integra la cartilagine agendo come un cuscinetto ammortizzatore nei confronti delle estremità articolari delle ossa e proteggendole dall’attrito. Proprio la cartilagine, infatti, in presenza di artrosi e artrite risulta assottigliata se non totalmente lacerata. La glucosamina solfato deriva dai gusci di crostacei o dalla fermentazione del grano, oppure viene sintetizzata in laboratorio. Esistono diverse forme di glucosamina: glucosamina solfato, glucosamina cloridrato e N-acetilglucosamina, ma la prima è la più efficace.
Palmitoiletanolamide (PEA) nei disturbi articolari
La palmitoiletanolamide (PEA) venne scoperta nel 1957: ad interpretarne il meccanismo d’azione fu il Premio Nobel Rita Levi Montalcini nel 1993. La scienziata dichiarò che la PEA “è attiva per via orale nella riduzione delle infiammazioni del tessuto (infiammazione) e nella degranulazione mastocitaria in vivo, diminuendo l’iperalgesia che accompagna la compressione del nervo periferico”. Inoltre sottolineò le potenzialità del principio attivo nel ridurre l’infiammazione e nel trattamento del dolore cronico, delle malattie autoimnuni e della sclerosi multipla. Proprio la caratteristica di intervenire sull’infiammazione rende la PEA particolarmente indicata nel trattamento dei disturbi articolari. Vi sono anche casi in cui i livelli di palmitoiletanolamide scendono dai livelli normali di un fattore fino a 1000 volte inferiore: questo è evidenziato nel liquido sinoviale delle articolazioni dei soggetti che soffrono di artrosi o artrite reumatoide.
Il preparato galenico
Queste tre sostanze, condroitin solfato, glucosamina solfato e palmitoiletanolamide (PEA), sono allestibili come preparato galenico dalla nostra farmacia. I vantaggi sono molteplici: oltre a calibrare il dosaggio rispetto alle indicazioni del veterinario, il farmacista può scegliere di eliminare dal preparato i componenti ai quali il nostro amico a quattro zampe è eventualmente allergico. Allo stesso modo il farmacista può optare per la forma del medicinale che meglio si adatta alle abitudini dell’animale (compresse, capsule, ecc.). Insomma: è ora di prendersi cura dei disturbi articolari di cani e gatti, non attendiamo oltre!