Smettere di fumare con il preparato galenico a base di citisina
Ogni momento è buono per smettere di fumare, ma questo periodo è l’ideale per provarci sul serio, magari con l’aiuto del nostro preparato galenico a base di citisina. D’altronde si sa che con l’inizio di un nuovo anno siamo tutti più portati a dare seguito ai nostri buoni propositi: e allora, perché non provare?
Cos’è la citisina?
Iniziamo col diradare le nubi rispetto alla citisina: di che si tratta? Questa sostanza di sintesi, ottenuta da una pianta (Citisus laburnum L), è agonista dei recettori colinergici, sensibili alla nicotina. Bisogna sottolineare come la citisina non sia nicotina, ma eserciti un’azione nicotino-simile, dal momento che agisce sugli stessi recettori stimolati dal composto organico presente nel tabacco. Il fatto che la citisina intervenga sugli stessi recettori della nicotina fa sì che gli effetti dell’astinenza da fumo risultino attenuati, aiutando così il soggetto che assume il preparato galenico nel proposito di smettere la sua dipendenza. Questo significa che “effetti collaterali” tipici del fumatore che tenta di porre in atto un’astinenza da nicotina, quali stanchezza, calo di concentrazione, irritabilità e spossatezza si manifesteranno eventualmente in forma blanda.
Assumere la citisina mi farà smettere di fumare?
A questa risposta può rispondere veramente soltanto il lettore che inizia la terapia. Questo per dire che la citisina è un “aiuto” importante per i fumatori che “vogliono” smettere di fumare. Ingrediente imprescindibile del trattamento a base di citisina è la volontà: questo per essere chiari, rimarcando che il preparato galenico agisce a livello chimico, inibendo cioè le sensazioni tipiche dell’astinenza, ma non a livello psicologico. Per essere ancora più limpidi: la citisina non vi priverà della voglia di sentire la sigaretta tra le dita, di vedere e respirare il fumo o di osservare il colore della brace. La citisina vi aiuterà a sostenere la privazione di queste sensazioni.
Citisina: preparato galenico e schema terapeutico
La forma galenica della citisina è solitamente quella di una capsula da ingoiare per intero (mai aprire, sono amarissime) indipendentemente dal fatto che abbiate mangiato o meno. Un aspetto fondamentale per la riuscita del trattamento è che con l’inizio del trattamento riduciate in maniera progressiva il numero di sigarette fumate, al punto da arrivare ad un’interruzione completa entro il quinto giorno di trattamento.
Esistono tre schemi terapeutici, quello classico, quello leggero e quello prolungato. Lo schema classico dura 25 giorni e prevede una progressiva riduzione della citisina, dalle 6 capsule giornaliere nei primi 3 giorni fino ad arrivare alle uno-due assunzioni degli ultimi quattro giorni.
Lo schema leggero è pensato per rendere più moderato l’impatto della citisina, in particolare “sfumando” le 6 assunzioni iniziali. Si sceglie così di attuare una tattica inversa: si parte da due capsule al giorno, aumentando progressivamente, fino ad arrivare alla quota di 6 in concomitanza del settimo giorno di terapia. Da qui in poi si scende fino ad arrivare a 3 capsule giornaliere dal 20esimo al 30esimo giorno.
Vi è infine lo schema prolungato, pensato per chi non è in grado di smettere di fumare entro i 5 giorni iniziali: in questi casi la terapia scollina la soglia del mese di durata.
Citisina: gli effetti collaterali
Come detto per alcuni l’impatto iniziale delle 6 assunzioni giornaliere di citisina può provocare qualche fastidio. Il più comune è la gastrite, molto più rari sono episodi come nausea, vomito, tachicardia, debolezza muscolare e vertigini, che di solito si presentano solo in caso di sovradosaggio. Per acquistare la citisina è necessario presentare al farmacista ricetta medica ripetibile, valida 6 mesi per un massimo di 10 preparazioni, che contenga descrizione, dosaggio, quantità e se possibile anche posologia.