Potassio bromuro: un vero alleato per ridurre l’iperattività negli animali
Il potassio bromuro, o bromuro di potassio, è un sale scoperto nel 1857 da Sir Charles Locock, medico inglese che per primo lo utilizzò per il trattamento dell’epilessia nelle donne, e impiegato oggi in ambito veterinario per le sue proprietà sedative e anticonvulsionanti. Si capisce facilmente come queste proprietà facciano del potassio bromuro un valido alleato nel trattamento di animali iperattivi.
Il potassio bromuro nella farmacia galenica
Se il veterinario ha consigliato l’utilizzo del potassio bromuro per curare l’iperattività degli animali è probabile che dobbiate fare ricorso a una farmacia galenica. È in questa sede, infatti, che si potrà allestire il farmaco sotto forma di sciroppo, capsule o soluzione orale, a seconda delle esigenze dell’animale, compreso il dosaggio adeguato al suo peso. Ma come mai se in passato veniva utilizzato come antiepilettico ad uso umano adesso viene impiegato esclusivamente in ambito veterinario? La risposta risiede nel fatto che il farmaco risulta efficace nell’organismo umano solo in presenza di alte concentrazioni che producono però sonnolenza e altri effetti collaterali indesiderati.
Il potassio bromuro come antiepilettico nei cani
Il sale scoperto da Locock viene utilizzato come antiepilettico negli animali di piccola taglia, in particolare tra i cani, meno tra i gatti dove sono più frequenti gli effetti collaterali, da solo o in associazione ad altri farmaci dello stesso segmento terapeutico come il fenobarbitale. La combinazione tra i farmaci è da spiegarsi con la caratteristica tipica del potassio bromuro, cui viene richiesto molto tempo per raggiungere una concentrazione stazionaria. Soltanto una volta che il sale diventa stabile è possibile diminuire la dose del fenobarbitale fino a eliminarlo.
Come agisce e le sue forme
Una volta somministrato, esercita un effetto depressivo sull’attività neuronale. A essere indotta è infatti una iperpolarizzazione della membrana post-sinaptica che agisce sui canali del cloro. Il risultato è una riduzione della diffusione delle scariche elettriche. Il potassio bromuro in capsule viene di solito somministrato 2 volte al giorno, ogni 12 ore. La scadenza delle capsule arriva di solito fino a 6 mesi dalla preparazione, in base alle materie prime utilizzate, ma a fare fede deve essere sempre l’etichetta creata dal farmacista.
Sotto forma di sciroppo o soluzione orale va somministrato tramite una siringa e spruzzato nella bocca dell’animale 2 volte al giorno, sempre a distanza di 12 ore. La sua scadenza varia dai 30 ai 60 giorni. Per la preparazione di potassio bromuro è richiesta una ricetta medica non ripetibile valida 30 giorni. Tra gli effetti indesiderati più comuni troviamo sonnolenza, poliuria, nausea, vomito, stitichezza, polifagia, polidipsia e atassia.