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Diabete e disfunzione erettile

Le connessioni tra questi due disturbi

Diabete e disfunzione erettile

In un articolo precedente abbiamo approfondito le cause e le conseguenze della disfunzione erettile. Analizziamo adesso il legame tra questo disturbo e il diabete.

La disfunzione erettile è certamente una delle complicanze più frequenti del diabete mellito, una malattia cronica caratterizzata dall’aumento della concentrazione di glucosio nel sangue dovuto a un difetto nella produzione o nella funzionalità dell’insulina, un ormone secreto a livello del pancreas e indispensabile per il metabolismo degli zuccheri.

Da diverse indagini è emerso che la disfunzione erettile colpisce i diabetici in misura tre volte superiore rispetto ai non diabetici.

Perchè avviene?

Tutto dipende da una eccessiva quantità di glucosio presente del sangue che provoca danni ai piccoli vasi sanguigni. Lo zucchero in eccesso aderisce infatti alle pareti dei vasi rendendoli meno elastici e limitandone perciò il naturale sviluppo necessario al trasporto di adeguate quantità di sangue. In più, nel diabete la produzione di alcune sostanze vasodilatatrici, come l’ossido nitrico (NO), risulta ridotta.

In una situazione simile il minore afflusso di sangue coinvolge anche il pene e le sue funzionalità, portando minore turgidità e un ridotto aumento delle dimensioni durante l’erezione.

Diverse sono le condizioni che ne facilitano la comparsa:

  • l’età del soggetto
  • la durata del diabete
  • il grado di controllo metabolico

Infatti la disfunzione erettile sarà tanto più frequente quanto maggiore per intensità e durata sarà l’esposizione alla iperglicemia. L’ipogonadismo è un’altra possibile causa della correlazione tra diabete e deficit sessuali. Si tratta di una disfunzione che causa bassi livelli di testosterone nel sangue, con conseguente calo del desiderio sessuale e della capacità di ottenere una erezione.

L’importanza della prevenzione

La prevenzione è fondamentale così da potere intervenire tempestivamente.

Bisogna iniziare dalla tavola seguendo un regime dietetico privo di grassi e povero in zuccheri grazie a cui è possibile mantenere controllata la glicemia, limitando così anche problemi di erezione. Esistono poi alcuni farmaci, come sildenafil, vardenafil e tadalafil che inibiscono un enzima (la fosfodiesterasi-5) coinvolto nei meccanismi di risposta alla stimolazione sessuale.

Il processo inibitorio di questo enzima permette l’erezione anche in caso di deficit di sostanze vasodilatatrici. Gli inibitori della fosfodiesterasi-5 sono però controindicati se è presente neuropatia ottica e in chi ha subito un ictus, un infarto o soffre di angina instabile o ipotensione.

Oltre ai farmaci è possibile considerare altre soluzioni, come le iniezioni locali intracavernose di prostaglandina E1. Possibile anche intervenire per via chirurgica ricorrendo a una protesi peniena.